Turismo

100% Pozzuoli, arriva il calendario 2023 del fotografo Enzo Buono

Il calendario di Enzo Buono dal 2013 è un appuntamento fisso nella città di Pozzuoli. Le tredici immagini selezionate - una per ogni mese, più la copertina - rappresentano i luoghi storici e le bellezze ma anche eventi importanti, da ricordare, che hanno segnato l’anno precedente.

La copertina del nuovo calendario 2023 del fotografo puteolano Enzo Buono

Quest’anno le recensioni sono state curate da Marco Molino scrittore e giornalista de “Il Corriere del Mezzogiorno” e “Informazioni Marittime” e Vincenzo Giarritiello, scrittore e collaboratore della testata giornalistica “Quicampiflegrei.it”. I due autori delle recensioni saranno presenti alla serata di presentazione insieme ad Enzo Buono e al giornalista Ciro Biondi. Le foto di Enzo Buono saranno esposte in una mostra visitabile fino all’epifania.

Dopo la serata inaugurale dove sarà possibile acquistare il calendario, lo stesso sarà in distribuzione oltre che nello studio Fotografare, in tutte le edicole e cartolibrerie puteolane.

Scrive Marco Molino: “L’autore coglie gli umori di una città ripiegata intorno alle urgenze di tutti i giorni, quella laboriosità che restringe sempre di più il nostro orizzonte spazio-temporale, facendoci alzare lo sguardo giusto per registrare la prossima traversa in cui svoltare con l’auto. Ma ogni tanto è come se la città ritorta di queste immagini venisse squarciata e stesa al sole, quasi costretta a confrontarsi con un altro orizzonte, quello mitico di Nisida, che sonnecchia là in fondo oltre le corsie d’asfalto, le macchine e i palazzi. La città messa a nudo da Enzo Buono d’improvviso si cheta, sembra ricordare la grande Madre Blu, ne sente il richiamo e si ritrova”.

“Le tredici immagini con cui ogni anno il maestro allestisce il calendario ritraggono spaccati di vita quotidiana, alimentando una vera e propria raccolta di racconti che hanno come protagonisti Pozzuoli, la sua gente, le sue tradizioni, le sue sofferenze, le sue gioie. Un gesto d’amore nei confronti della propria città e del suo popolo che egli compie ormai da dieci anni, regalandoci una raccolta di racconti semplici, ma ricchi di significato a conferma che la semplicità è prerogativa dei veri maestri i quali con poco sanno dire e dare tanto” è un brano della recensione dello scrittore Vincenzo Giarritiello.